Lunedì 18 novembre 2024 I Santi Galactione e sua moglie Episteme, Martiri

I Santi di oggi sono Galactione e sua moglie Episteme, Martiri ad Emesa sotto l’impero di Decio. I coniugi Galactione ed Episteme, vissero nel III secolo sotto il regno dell’imperatore Decio, nella città di Emesa, il cui governatore era Secondo. I genitori di Galactione, Cleitofone e Leucippa, erano dei ricchi pagani della città, addolorati per la sterilità di lei, nonostante le incessanti preghiere rivolte agli idoli. Un giorno, un monaco Cristiano, di nome Onofrio di passaggio in quella città per raccogliere elemosine da distribuire ai poveri ed annunciare il Vangelo, bussò anche alla porta di Leucippa e vedendo l’afflizione, che traspariva dal suo volto, le domandò il motivo di tanta tristezza. Appreso della sterilità della donna, Onofrio, replicò che si era semplicemente dinnanzi ad un provvidenziale intervento divino, volto ad impedire l’affidamento ai demoni della sua eventuale progenitura. La donna si impegnò allora con l’aiuto del monaco ad accostarsi ai misteri della Fede Cristiana ed infine ricevette il Battesimo. Non molto tempo dopo, anche suo marito abbracciò il Cristianesimo e ben presto vide così la luce il loro primo figlio, che ricevette il nome di Galactione. Quando il ragazzo ebbe vent’anni suo padre, nel frattempo divenuto vedovo, decise di darlo in sposo ad una giovane fanciulla pagana di nome Episteme. Galactione, accettò per obbedienza a suo padre ma, temendo di tradire il battesimo ricevuto, rifiutò qualsiasi rapporto con la ragazza. Persuasa dagli argomenti del suo sposo anche Episteme, decise infine di farsi battezzare. Ciò avvenne per mano dello stesso Galactione. Otto giorni dopo, Episteme, ebbe una visione durante la quale vide la gloria riservata in Cielo, a coloro che abbiano conservato intatta la loro verginità per dedicarsi interamente a Dio. Fece allora partecipe del sogno anche suo marito ed i due sposi decisero allora di comune accordo di mantenere una vita casta sino alla loro morte. Distribuirono inoltre i loro beni ai più bisognosi, convinti di poter essere poi ricompensati da un tesoro eterno. Partirono poi alla volta del deserto del Sinai, ove trovarono un gruppo di dodici eremiti, che accettarono di accogliere Galactione, nella loro comunità ed inviarono Episteme, da un gruppo di quattro donne che praticavano l’ascesi in un eremitaggio nelle vicinanze. Galactione, entrò subito nel clima adatto, vegliando per notti intere e vigilando contro le distrazioni, raggiungendo così ben presto un alto grado di virtù. La loro epoca, tuttavia, era contraddistinta da numerose persecuzioni contro i Cristiani, in particolare quelli che si ritiravano nel deserto. Come una truppa di soldati imperiali, si diresse verso l’eremo di Galactione, la moglie Episteme ebbe una rivelazione della gloria celeste riservata ai martiri e vide che ella era chiamata a condividerla con il suo sposo. Ottenne allora dalla sua superiora la benedizione per potersi ricongiungere a lui ed offrirsi alla morte, per il Cristo, insieme a colui che le era stato maestro nella Fede e compagno di vita. I due comparirono allora insieme davanti al governatore. Reprimendo le minacce e restando saldi nella Fede, furono sottoposti ad orribili torture ed infine morirono colpiti dalla spada del carnefice, conseguendo così la gloriosa Palma del Martirio. Al momento della loro morte, Galactione, aveva trent’anni, mentre Episteme, solamente sedici. Rifiutatisi di unirsi, secondo la carne in questa effimera vita, furono così uniti da Dio per l’eternità.

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