12 gennaio 2025 Luca 3 15,16 e 21,22 +

Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, ecco il Santo Evanghelion di oggi, secondo il Rito Cattolico: + Luca 3 15,16 e 21,22 +: “In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Carissimi Fratres e Sorores in Cristo, oggi ho scelto il vangelo di Rito Cattolico, come ricongiungimento ideale, fra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica, perchè questa domenica, chiude, per entrambe il tempo liturgico del Natale e può essere considerata dunque la ripartenza comune del nuovo anno liturgico, che si preannuncia come molto particolare, essendo l’anno del Giubileo. A questo anno speciale dal punto di vista religioso, viene associata sin dalla istituzione nel 1300 da parte di papa Bonifacio VIII l’idea del pellegrinaggio. Ed è proprio questa l’immagine che ci rende il passo evangelico odierno. L’inizio della vita terrena di Nostro Signore Gesù Cristo infatti, è costellato di pellegrinaggi: da quello dei pastori, che lasciano i loro pascoli per recarsi a Betlemme, a rendergli omaggio per la sua nascita, a quello dei Re Magi, che fecero lo stesso viaggio, partendo stavolta da Oriente per la sua Epifania. Ed è ancora un pellegrinaggio, quello che ci descrive oggi Luca, con Gesù, che si reca sul Giordano, da Giovanni Battista. Dio, in questo pellegrinaggio, anzichè farsi raggiungere dagli uomini in un luogo, viene a cercarli, facendosi pellegrino, fra i pellegrini, scendendo dai cieli più alti e puri, dove possiamo immaginare che Egli risieda, fino al profondo delle acque del Giordano, dove fa immergere il proprio Figlio, Gesù, come primo atto di compassione per i peccatori, ai quali non ha paura di mescolarsi. E da questo pellegrinaggio discendente dall’alto dei cieli, al profondo delle acque nasce, col Sacramento del Battesimo, un altro pellegrinaggio, stavolta dal basso verso l’alto, con gli uomini, che possono finalmente sperare di innalzarsi al cielo, per la Grazia, infusa loro da questo Sacramento, dallo Spirito Santo. Ma non finisce qui, perchè dal Battesimo con l’acqua, si passerà al battesimo col fuoco, quello della Pentecoste ed infine, se avremo vissuto la nostra vita, non in santità, cosa che tocca davvero, solo ai pochi eletti, ma nella consapevolezza della Grazia, ricevuta col Battesimo, arriverà quello definitivo, con l’aria, che ci farà riunire a Dio, nell’alto dei cieli, facendocelo finalmente incontrare, dopo averlo incrociato per le strade della vita, chissà quante volte, senza averlo potuto e saputo riconoscere. insomma, Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, cerchiamo di vivere la nostra esperienza terrena, non come un viaggio senza senso, alla ricerca dell’isola che non c’è ma come un pellegrinaggio, alla ricerca della Via, della Verità e della Vita come ci invita a fare Gesù, che così si presenta, per farsi riconoscere e seguire dai suoi Discepoli. Vi auguro una buona domenica e vi benedico nel Nome del Padre + del Figlio + e dello Spirito Santo + Amìn! Padre Luca Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia.

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