Oggi si celebra l’ingresso nel tempio della Theotokos. La devozione della Chiesa Ortodossa per la Madre di Dio, malgrado spesso i Cattolici, la neghino, è profonda ed illimitata, legata essenzialmente alla città di Costantinopoli, che, secondo la tradizione, già nel 330 venne consacrata dallo stesso imperatore Costantino, alla Theotokos. Il V secolo, fu poi contrassegnato dall’erezione di diversi santuari per custodire le reliquie della Santa Vergine, portate da Gerusalemme, insieme ad un suo famoso ritratto attribuito a San Luca. Trasformatasi nel vero centro Mariano di quel tempo Costantinopoli, divenne la meta preferita dei pellegrinaggi da tutto il mondo Cristiano. La lotta iconoclasta che insanguinò la Chiesa e l’impero, tra l’VIII ed il IX secolo, la caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi nel 1453 e le moderne repressioni degli ex regimi atei dell’Est europeo, non sono riusciti ad attenuare la devozione degli Ortodossi per la Theotokos, ma anzi essa ha aiutato le varie Chiese nazionali ed i loro Fedeli, a superare incomprensioni, lotte, sofferenze ed umiliazioni, illuminandone con la Sua consolante presenza il difficile cammino. La venerazione per la Theotokos, come detto è illimitata e riempie ogni spazio della Liturgia Ortodossa, in tutte le sue espressioni. Il Calendario Liturgico, comprende un vero e proprio ciclo di feste mariane, alcune delle quali, sono inserite a date fisse, mentre altre sono incluse nel periodo temporale che ruota attorno alla festa di Pasqua. Ognuna delle Chiese, inoltre, ha anche delle proprie feste mariane aggiuntive, magari dedicate a specifiche icone mariane. Non tutte le feste hanno la stessa importanza. Tutte queste feste, come quella odierna, celebrano comunque i momenti salienti della vita di Maria, il Suo ruolo nell’Economia della Salvezza, i Suoi interventi miracolosi e le Sue icone. La festa di oggi, considerata dagli Ortodossi, una delle dodici feste maggiori della Theotokos, pare sia nata a Gerusalemme, ma non esistono documenti scritti sulla sua prima origine.