La Preghiera di Gesù secondo Sant’Efraim di Katounakia

Di seguito riportiamo un pensiero di Sant’Efraim di Katounakia, riguardante la Preghiera di Gesù, che, nella tradizione Ortodossa, rappresenta un’ortoprassi cioè un comportamento corretto da seguire. Ecco cosa diceva Sant’Efraim di Katounakia:

«Riserva mezz’ora delle ventiquattro ore, per recitare la Preghiera di Gesù. Ogni volta che puoi, ma la sera è la cosa migliore. Dillo senza usare la corda della preghiera, nella supplica, implorando e con le lacrime: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me”. Coltivalo e vedrai i frutti che porterà. Da mezz’ora diventerà un’ora. E custodisci quest’ora. Se il telefono sta squillando, o hai questo compito che devi svolgere ora, o hai sonno, o qualche blasfemia ti sta affrontando. Niente, spegni il telefono. Completa i tuoi compiti. Fai questa mezz’ora e vedrai. Hai piantato un alberello e domani o dopodomani darà frutti. San Giovanni Crisostomo e San Basilio, iniziarono così e divennero luminari per il mondo intero. San Simeone il Nuovo Teologo, ha avuto esperienze della Luce increata, mentre era ancora un laico. Era un laico. Quanti laici sembrano tali, ma in fondo sono monaci”.

Ma chi era Sant’Efraim di Katounakia? Cerchiamo di dare una breve biografia di questo Santo Ortodosso, nostro contemporaneo, che dimostra come la santità, sia ancora presente nell’uomo, malgrado le distopie del periodo storico che stiamo vivendo. Egli, infatti, è stato una delle figure più rilevanti dell’Ortodossia contemporanea. Efrem, nacque il 6 dicembre 1912 ad Ampelochorio di Tebe, da Giovanni e Vittoria Papanikitas, genitori di quattro figli e ricevette nel Santo Battesimo il nome di Evangelos. Fin da bambino lottò spiritualmente con incessante preghiera del cuore, prostrazioni, digiuno e completa obbedienza, verso la perfezione della virtù e la teosi, amando Cristo e crescendo tra monaci e monache, dei quali desiderava imitare lo stile di vita, a suo dire, paragonabile a quello degli Angeli. A Tebe, conobbe i suoi futuri padri spirituali Efrem e Nicoforo e divenne loro discepolo novizio, nella capanna del Venerabile Efrem il Siro, a Katounakia. Il 14 settembre 1933, il giovane Evangelos, lasciò il mondo profano e si recò sul Monte Athos, per vivere la vita angelica accanto ai suoi due padri spirituali. Dopo sei mesi fu tonsurato monaco del piccolo schema, con il nome di Longino. Nel 1935 fu tonsurato monaco del grande schema, con il nome di Efrem ed in seguito venne ordinato Sacerdote dell’Altissimo Dio. Per Grazia Divina e per la benedizione del suo Anziano, fu spiritualmente unito al Venerabile Giuseppe l’Esicasta, che lo aiutò nel suo cammino ascetico. Dopo la dipartita dell’Anziano Nicoforo nel 1973, che era stato veramente severo nel suo addestramento, egli continuò nella sua fraternità. Durante la Divina Liturgia spesso ebbe rivelazioni Divine, in stato di estasi contemplando la Grazia di Dio, dal quale ricevette abbondantemente il dono del discernimento dimostrandosi un conservatore delle tradizioni dei Padri, avendo una vera mentalità ortodossa ed avendo rifuggito gli onori e la gloria degli uomini. Il Venerabile Efrem, fin dalla giovinezza ebbe dei problemi di vista e col tempo necessitò di lenti correttive, sempre più forti. Nel 1996 a seguito di un ictus rimase allettato fino alla sua dipartita, che avvenne il 27 febbraio 1998. Fu sepolto nel giardino della sua cella monacale, ma le sue venerabili reliquie che emanavano profumi anche dopo la sua morte, furono traslate nella sua capanna intitolata al Venerabile Efrem il Siro, suo padre spirituale e si sono dimostrate taumaturgiche con testimonianze di guarigioni.

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