2 Marzo 2025 Giovanni 14 1,31 +

Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, ecco il Santo Evanghelion di oggi, che abbiamo letto per la celebrazione della Santificazione del nostro Amato Fondatore Monsignor Antonio De Rosso. + Giovanni 14 1,31 +:

«Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via». Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete visto». Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle stesse opere. In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io, e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui». Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Avete udito che vi ho detto: “Io me ne vado, e torno da voi”; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me. Ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. Io non parlerò più con voi per molto, perché viene il principe del mondo. Egli non può nulla contro di me; ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui.»

Esegesi:

Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, il Santo Evanghelion, odierno è quello che abbiamo letto nella Divina Liturgia di Santificazione, del nostro Amato Fondatore Monsignor Antonio De Rosso, secondo il Rito Ortodosso ed è specifico per questa cerimonia speciale. Ovviamente questo passo evangelico, non è stato scelto a caso dai Padri della Chiesa. In esso, troviamo infatti, la chiave della Santità, che non è per tutti, ma solo per coloro, quei pochi, che sono chiamati direttamente dal Padre, come ben ci spiega nelle sue risposte agli Apostoli, Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, che pare qui voler sminuire la propria importanza per ribadire la natura Trinitaria del Cristianesimo, perchè senza Dio Padre e senza lo Spirito Santo, oltre ovviamente al Cristo, la nostra religione, non avrebbe senso compiuto e sarebbe solo una delle tante, basate su miti, più o meno fantasiosi, anzichè l’unica veramente rivelata, con Dio che si è fatto uomo, per la salvezza dell’umanità. Ecco quindi, che davanti all’evidenza di miracoli o di fatti particolarmente rilevanti nella vita di un uomo, o di una donna, Dio Padre e lo Spirito Santo, coadiuvano Gesù Cristo, nella scelta del chiamato a divenire Santo, che avviene solo secondo la Loro Suprema Volontà e non perché noi lo vogliamo. Quanti uomini, infatti, in un eccesso di zelo, cercano la santità autoinfliggendosi punizioni corporali o spirituali, o, peggio ancora, autoproclamandosi profeti, per poi rimanere puntualmente delusi e magari ritrovarsi a dover scontare delle pene, perché anche il punirsi da soli contravviene alla Legge del Signore, che vuole che ci amiamo. Ma se siamo i primi ad infliggerci sofferenza, come possiamo amare noi stessi e gli altri? Non è questo il cammino che il Cristiano, deve perseguire, né tantomeno quello della dell’autoproclamazione, che rientra nel peccato di Superbia ed è aggravata dal proclamarsi santi verso gli altri, quando si è solo dei peccatori. Ma sulla santità di Monsignor Antonio De Rosso, non possono sussistere dubbi perché, egli, pur non avendo compiuto miracoli eclatanti con risultati immediati, ha compiuto un miracolo che ha dato e sta dando i propri frutti nel tempo. E noi carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, siamo parte di quel miracolo che si chiama Chiesa Ortodossa in Italia, un seme di speranza oggi più che mai prezioso in un momento nel quale la Chiesa di Cristo, sta soffrendo per le derive degli uomini che la compongono, anche, purtroppo, fra i consacrati ed ha bisogno di Parole nuove, nel senso che esse debbono arrivare al mondo di oggi con un linguaggio comprensibile ai contemporanei ma nel rispetto del Logos Sacro, mantenendo quindi assolutamente inalterate, le tradizioni liturgiche ma predicando in modo semplice e non farisaico. Monsignor Antonio De Rosso, infatti è stato chiamato alla santità, il giorno in cui ebbe l’intuizione di fondare la nostra Chiesa, quando invece avrebbe potuto, più comodamente abbandonare il sacerdozio Cattolico dopo la morte del suo grande amico Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I e dedicarsi ad altro nella vita. In quell’intuizione, possiamo, ovviamente facendo le dovute proporzioni, ritrovare l’Umiltà e l’Obbedienza della Vergine Maria, che accettò la sua chiamata, con un semplice: ma meraviglioso: “Magnificat”. E proprio alla Vergine Maria, non a caso, Monsignor Antonio De Rosso, era devotissimo e sempre facendo le dovute proporzioni, possiamo ritrovare la figura di Maria, sofferente per il Cristo, nelle traversie umane del nostro Amato Fondatore, che ha conosciuto l’ingratitudine ed il tradimento degli uomini ed ha sofferto nel vedere la propria creatura, la nostra Chiesa, in grandi difficoltà, soprattutto per quanto riguarda le sorti del monastero di Campo di Carne, la nostra casa madre, che ancora sono incerte, ma che siamo sicuri, egli dall’alto dei cieli dove riposa, saprà aiutarci a cambiare per riportarlo ai fasti passati e farlo diventare un vero centro di spiritualità Cristiana, in un’Italia sempre più secolarizzata e sempre meno centro mondiale del Cristianesimo. Viviamo quindi Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, la nostra Fede, con equilibrio e letizia, senza aspirare alla santità, ma dedicandoci a portare la nostra testimonianza di buoni Cristiani, a tutte le genti, lasciando da parte il giudizio verso gli altri, perché siamo tutti umili peccatori, incluso lo scrivente. Vi auguro una buona domenica e vi benedico nel Nome del Padre + del Figlio + e dello Spirito Santo + Amìn! Padre Luca Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia.

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