Secondo la tradizione era un idolatra di Cirene di Pentapolis, vicino alla Libia che si convertì alla Fede Cristiana, attraverso l’Apostolo Pietro, che seguì a Roma. Mentre era lì, con l’aiuto dello stesso Pietro e su richiesta della Comunità Cristiana di Roma, scrisse il suo Vangelo in lingua greca sviluppandolo da alcuni dei testi più antichi della tradizione Cristiana. La stessa tradizione lo vuole fondatore della chiesa di Alessandria d’Egitto, dove visse il suo cruento martirio il 25 aprile dell’anno 68 ad opera dei pagani che non sopportavano la sua predicazione. Nell’iconografia classica san Marco è raffigurato, con a fianco un leone, o addirittura proprio come un leone, che è una delle creature viventi citate da Ezechiele (1:10). Attualmente le sue reliquie sono custodite nella Basilica di San Marco, a Venezia, dove, secondo una leggenda, due mercanti veneziani le avrebbero portate nell’828.
 
		