I tre fratelli Emanuele, Ismaele e Sabele, vennero inviati nel 362 dal re persiano, come ambasciatori presso Giuliano l’Apostata, per negoziare il trattato di pace. Mentre si trovavano con Giuliano, in un luogo vicino a Calcedonia, si rifiutarono di unirsi a lui nel sacrificio da offrire agli idoli ed egli disprezzando l’immunità, universalmente riconosciuta agli ambasciatori, li fece uccidere. Il loro martirio, fu una delle cause della guerra con la Persia, in cui Giuliano, perì miseramente l’anno successivo.
 
		