Luarsab, successe al padre Giorgio X re di Kartli, regione della Georgia, nel 1609 all’età di 14 anni. Poco dopo, i turchi ed i tatari della Crimea, invasero il suo regno mentre Luarsab, si trovava nella residenza estiva ed egli poté sfuggire all’attacco, grazie al prete Teodoro, che con uno stratagemma, riuscì a dirottare i nemici. Questo permise a Luarsab di raccogliere le forze militari con le quali annientò il nemico. Anche lo Scià di Persia, aveva mire sulla Georgia e tentò ripetutamente di ridurla in suo potere non con la forza, ma attraverso una politica che mirava a mettere l’uno contro l’altro Luarsab, re di Kartli e Tamaraz, re di Kakheti, ma, non essendo riuscito a renderli nemici fra loro, decise di farli uccidere durante una partita di caccia, alla quale avrebbero partecipato entrambi, ma anche questo disegno andò a vuoto. Tuttavia con l’inganno, nel 1622 riuscì a fare prigioniero Luarsab, al quale offrì un lauto pranzo durante la Quaresima ed avendo egli rifiutato di rompere il digiuno previsto in tale periodo dai Cristiani, gli ordinò di abbracciare l’islam, ma, al nuovo diniego del Santo re ordinò che venisse strangolato.
 
		