Proclo e suo cugino Ilarione, erano originari del villaggio di Kalippoi, nei pressi di Ancira, in Galazia e vivevano ai tempi dell’imperatore Traiano (98-117) e del governatore Massimo. Essendo stato arrestato come Cristiano e dopo aver confessato la sua Fede davanti all’imperatore, Proclo, viene trasferito al tribunale di Massimo, il quale lo sottopone a diversi crudeli tormenti ai quali egli sopravvive e malgrado lo stato deplorevole in cui si suppone si trovasse, viene condannato ad essere trapassato da frecce fuori della città. Lungo il cammino verso il supplizio Proclo, incontra suo cugino Ilarione ed entrambi si salutano e questo basta per rendere anche quest’ultimo sospetto alle autorità e mentre Proclo, muore sotto le frecce, in esecuzione della condanna Ilarione viene arrestato ed interrogato. Essendosi dichiarato anch’egli Cristiano, viene battuto, sottoposto a tormenti ed infine decapitato dopo essere stato trascinato per tre miglia.
La data del 12 Luglio, sarebbe l’anniversario del martirio ed è a questo giorno che la memoria dei due Martiri, si ritrova nel Calendario Palestino – Georgiano del Sinaiticus 34 risalente al X Secolo. Inoltre, a Costantinopoli, Proclo ed Ilarione venivano commemorati il 12 Luglio nel monastero di Iparia nel quartiere di Matrona. Sconosciuto in Occidente nei martirologi storici, il culto di questi due Martiri, venne introdotto, sempre al 12 luglio, dal Baronio, nel Martirologio Romano e per questo anche la Chiesa Cattolica, commemora oggi, i Santi Proclo ed Ilarione, Martiri di Ancira.