Martedì 19 Agosto 2025 +++ La Trasfigurazione del Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo +++

La festa della Trasfigurazione è una delle Dodici grandi feste del calendario bizantino. L’ufficiatura della festa, dal vespro al mattutino contiene dei testi innografici di Cosma di Maiouma e di San Giovanni Damasceno. Molti tropari collegano la Trasfigurazione del Signore, alla Sua Passione, in quanto si tratta di una salita. Nella Trasfigurazione Gesù, sale sul monte, nella Passione, sale sulla Croce. L’adorazione e la prostrazione dei Discepoli di fronte al Cristo trasfigurato, sono poi anche quelle, della Chiesa di fronte al Cristo crocefisso: “Prima che tu salissi sulla croce, Signore, un monte ha raffigurato il cielo, e una nube lo sovrastava come tenda. Mentre tu ti trasfiguravi e ricevevi la testimonianza del Padre, erano con te Pietro, Giacomo e Giovanni, perché, dovendo essere con te anche nell’ora del tradimento, grazie alla contemplazione delle tue meraviglie non temessero di fronte ai tuoi patimenti: quei patimenti che noi ti preghiamo di poter adorare in pace, per la tua grande misericordia”. La Trasfigurazione gloriosa di Cristo sul Tabor, è dunque, anche la prefigurazione della sua Risurrezione, nella quale Cristo glorioso, si manifesta agli angeli ed agli uomini: “Prefigurando la tua risurrezione, o Cristo Dio, prendesti con te i tuoi tre discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni per salire sul Tabor. E mentre tu ti trasfiguravi, o Salvatore, il monte Tabor si ricopriva di luce. I tuoi discepoli, o Verbo, si gettarono a terra, non sopportando la vista della forma che non è dato contemplare. Gli angeli prestavano il loro servizio con timore e tremore; fremettero i cieli e la terra tremò, perché sulla terra vedevano il Signore della gloria”. Il lungo tropario del vespro previsto per la celebrazione vigiliare, sviluppa magnificamente la professione di Fede Cristiana, con la Trasfigurazione, che viene vista come una manifestazione della Santa Trinità: “Il Cristo, splendore anteriore al sole, mentre ancora era corporalmente sulla terra, compiendo divinamente prima della croce tutto ciò che attiene alla tremenda economia, oggi sul monte Tabor misticamente mostra l’immagine della Trinità”. La Trasfigurazione, ancora è manifestazione della redenzione dell’uomo operata da Cristo: “Conducendo infatti con sé in disparte i tre discepoli prescelti, Pietro, Giacomo e Giovanni, nasconde un poco la carne assunta e si trasfigura davanti a loro, manifestando la dignità della bellezza archetipa, seppure non nel suo pieno fulgore: l’ha infatti manifestata per dare loro piena certezza, ma non totalmente, per risparmiarli, perché a causa della visione non perdessero la vita, ed essa si adattasse piuttosto alle possibilità dei loro occhi corporali”. Infine la Trasfigurazione, come teofania trinitaria annuncia la vita della Chiesa, attraverso i sacramenti vivificanti:

“…il mio Figlio diletto; è colui che ho mandato a salvare quanti vengono battezzati nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo e con fede confessano che è indivisibile l’unico potere della Divinità, ascoltatelo!”

I Padri, ci indicano, poi coi loro scritti, che l’icona di Cristo Trasfigurato è anche icona dell’uomo che un giorno sarà pure lui trasfigurato per partecipare pienamente della Luce Divina. Ed è anche icona dell’uomo che, come Pietro cammina con Cristo, ha sentito la sua voce ed in alcuni momenti intravede la luce, alla quale è chiamato un giorno a partecipare pienamente. Pietro, infatti, nella pericope evangelica e nell’icona stessa, diventa portavoce dei suoi fratelli e di tutti gli uomini: “Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende…!”. Portavoce di tutti gli uomini, lo negherà, come Signore tre volte, ma alla fine davvero, farà le tre tende sulla sua triplice confessione del suo amore al Cristo risorto presso il lago di Galilea.

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