Lorenzo, da giovane assistette alle grandi feste per i mille anni di Roma, durante l’imperatore Filippo l’Arabo, che in seguito venne ucciso ed il potere andò a Decio, che perseguitò i Cristiani. L’impero era in crisi, minacciato da popoli germanici e persiani e l’imperatore cambiava spesso, morendo, o in battaglia, o vittima di cospirazione. Valeriano, prima di combattere i persiani ed essere sconfitto e morire loro prigioniero, nel 257 ordinò una persecuzione contro i Cristiani. In quell’anno, Lorenzo, era Arcidiacono, cioè il primo tra i Diaconi che aiutavano il papa Sisto II. Durante la persecuzione, i Cristiani non potevano riunirsi e le catacombe vennero chiuse. Nel 258 Valeriano ordinò la morte di vescovi e preti, compreso il papa Sisto II. Lorenzo prima di essere catturato, distribuì ai poveri i beni della Chiesa e poi mostrò al prefetto i poveri come “tesori della Chiesa”. Venne condannato a morte e secondo la tradizione venne bruciato vivo e da questa tradizione nasce la sua iconografia tipica, con la griglia come simbolo, ma probabilmente fu decapitato come gli altri Cristiani, alla data odierna del 10 Agosto. Il suo corpo fu sepolto sulla Via Tiburtina dove poi Costantino, fece costruire una basilica.