05 Gennaio 2025 Matteo 1 11,25 +

Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, ecco il Santo Evanghelion, di oggi secondo il Rito Ortodosso + Matteo 1 11,25 +: “Libro della generazione di Gesù Cristo, figlio di David, Figlio d’Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 9 Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.” Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.”

Esegesi: Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, Il Vangelo di Matteo oggi ci narra la discendenza umana di Nostro Signore Gesù Cristo. Senza stare ad analizzare questa discendenza, che viene ben spiegata nel brano evangelico, possiamo tuttavia vedere la nobile, anzi regale, origine di Gesù che come sappiamo era, è e sarà, per l’eternità, Re e Sacerdote. Ma aldilà di questo, occorre considerare l’aspetto numerologico, che per gli antichi era fondamentale nei testi sacri. Senza apparente motivo, infatti, il brano di oggi ci spiega, che le generazioni complessive di cui si parla, sono state quarantadue, divise in tre cicli da quattordici ciascuno. Ma specificare un numero di generazioni, parlando del Figlio di Dio, appare come un non senso, perchè significherebbe, limitarlo nel tempo, come se esistesse da un tempo definito e racchiudibile in una genealogia umana, mentre come il Padre e lo Spirito Santo, Egli, è fuori dal tempo e dallo spazio. Ecco allora che quel numero di generazioni diventa simbolico, non matematicamente esatto. Il valore numerologico di 42 è 6 e rappresenta la caduta dell’uomo dalla perfezione del quadrato (4) alla divisione dello stesso (2) che rende la forma imperfetta. Tradotto, significa, che Gesù, doveva nascere in quel periodo per riportare l’uomo alla sua integrità originaria. Il vangelo di oggi, quindi, ci attesta inequivocabilmente come Gesù, si sia fatto uomo per salvare l’umanità dalle proprie brutture, dandole la consapevolezza, che esiste un’altra dimensione, diversa da quella terrena in cui viviamo. Però, come sappiamo, attraverso il dono del libero arbitrio, che Lui ci ha fatto, sta a ciascuno di noi, nella propria individuale libertà di scelta, decidere a quale progetto aderire, se a quello umano, od a quello Divino. Ecco Carissimi Fratres e Carissime Sorores in Cristo, poniamoci, in questi giorni di vigilia natalizia Ortodossa, la domanda: “Io da che parte mi pongo, nell’economia della salvezza?” Vi auguro una buona domenica e vi Benedico, nel Nome del Padre + del Figlio + e dello Spirito Santo + Amìn! Padre Luca Cancelliere della Chiesa Ortodossa in Italia.

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